Le Vincitrici

Bianca Farina – DONNA DELL’ANNO


Lucia Goracci – DONNA DELL’ANNO NEL GIORNALISMO


Antonella Casazza – DONNA DELLO STATO, PER LO STATO

Un sogno coltivato sin da bambina e divenuto realtà quando, nell’anno 2000, Antonella Casazza, laurea cum laude, in Economia e Commercio, conseguita presso l’Università degli Studi di Salerno, entrava a far parte della Guardia di Finanza che, rompendo una tradizione centenaria, ammetteva tra le proprie fila, la componente femminile. Dopo aver frequentato il primo Corso straordinario per 21 tenenti, riservato a sole donne, Antonella Casazza, iniziava un percorso professionale, che nell’arco di venti anni, l’ha vista ricoprire incarichi di staff presso il Comando Generale delle Fiamme Gialle ed operativi presso il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano ed il Nucleo Speciale Anticorruzione di Roma. Ammessa alla frequenza del corso biennale di alta formazione presso la Scuola di Polizia Economico-Finanziaria, al termine dello stesso, viene assegnata al comando del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Perugia. E proprio a Perugia, nell’agosto del 2021, Antonella Casazza, raggiunge un significativo traguardo: prima donna Colonnello d’Italia, prima Donna chiamata a guidare un Comando Provinciale delle Fiamme Gialle. Lo Speciale Riconoscimento di Donna dello Stato, per lo Stato, assegnatole ,per scelta unanime della Giuria tutta del Premio “Pavoncella alla creatività femminile”, vuole sottolineare la passione, l’entusiasmo, il coraggio, la fermezza e l’originalità con cui Antonella Casazza, giorno dopo giorno, è riuscita ad affermare la sua chiara e salda identità, profondendo il suo impegno quotidiano nell’azione di prevenzione e contrasto a tutte le forme di illegalità economico-finanziaria: dall’evasione fiscale alla corruzione; dagli illeciti in materia di spesa pubblica alle condotte di riciclaggio; alle infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto economico e sociale.

Una sfida che, siamo certi, La vedrà in futuro sempre più determinata insieme alle sue Donne ed ai suoi Uomini che, senza distinzione di genere, pongono la propria vita al servizio degli altri, per la realizzazione del bene comune.


MADRE Rosa Lupoli – IMPEGNO NEL SOCIALE

Dal 2006 Suor Rosa Lupoli è l’Abbadessa del Monastero delle Monache Cappuccine di Napoli, in cui è entrata, come postulante, nel maggio del 1990, per prendere i voti cinque anni più tardi. Ischitana purosangue si lasciava alle spalle l’altra vita: quella di una ragazza studiosa, con laurea in Lettere Moderne e Filosofia conseguita presso l’Orientale di Napoli e la passione per la pallavolo, giocata a livello agonistico, passando, con la squadra dell’isola, dalla terza divisione alla serie B nazionale. Suora di clausura, con voti di povertà personale e comunitaria, Rosa Lupoli, si è adoperata con tutte le sue energie per far riaprire e portare a felice conclusione il processo di beatificazione di Maria Lorenza Longo, la nobildonna catalana, vissuta a Napoli tra il quindicesimo e sedicesimo secolo, fondatrice dell’Ospedale degli Incurabili e dell’Ordine delle Monache Cappuccine. Un grande sogno che si realizzava e che spingeva Madre Rosa Lupoli ad approfondire la rilevante azione delle donne nella Chiesa, proprio attraverso lo studio delle opere e degli scritti di Maria Lorenza Longo. Ma Rosa Lupoli, che la clausura non ha mai isolato dal mondo, è andata oltre: ricostruire quel monastero che era stato sottratto all’Ordine nel lontano 1903, con il restauro dell’ex refettorio. Spazi, un tempo pensati per le sorelle, sono diventati una piccola isola aperta alla città di Napoli, luoghi che hanno favorito la conoscenza reciproca, promuovendo incontri culturali, presentazioni di libri, concerti di musica classica, spettacoli teatrali. Si è animato da quel momento un dialogo vivo e prezioso tra le diverse realtà del pianeta-donna e si è sdoganata l’immagine antica della monaca di clausura, con il suo Impegno nel Sociale. Una autentica “rivoluzione” culturale che la Giuria tutta intende onorare conferendo a Madre Rosa Lupoli il Premio “Pavoncella alla creatività femminile” 2022.


Ilaria Signori – IMPEGNO NEL SOCIALE

Il Volontariato, scriveva David Sassoli, il Presidente del Parlamento europeo recentemente scomparso, oltre a costituire un grande patrimonio culturale e valoriale, svolge un’importante funzione di contrasto ai problemi ed alle cause di esclusione sociale. Un concetto che Ilaria Signori ha fatto proprio sin da quando, giovanissima volontaria, entrò a far parte della Confraternita della Misericordia di Agliana (Pt), di cui oggi è la Presidente. Dare le cure a coloro che hanno bisogno di aiuto, a quelli che soffrono non può prescindere dall’acquisizione di un bagaglio operativo concreto. Gli studi di Giurisprudenza e la libera professione di Avvocato non hanno interferito sull ‘opera di volontariato, arricchita da corsi di formazione contro la violenza sulle donne e sull’assistenza alle vittime di reato.

Responsabile dell’Unità Operativa di Protezione Sociale e del progetto “Casa del Noi”, volto alla creazione di centri di ascolto della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, di cui fa parte, Ilaria Signori è stata chiamata a confrontarsi, negli ultimi anni, con due autentiche emergenze, l’una sanitaria, la Pandemia da corona virus; l’altra autentica tragedia scatenata dalla barbarie umana, la guerra in Ucraina. Ed in entrambe, ha ancora un volta dato prova di abnegazione, generosità e capacità organizzativa, alleviando le sofferenze e le difficoltà dei suoi concittadini di Agliana e partecipando in prima persona al Piano di aiuti predisposto dalle Misericordie per i profughi dell’Ucraina, per le decine di bambini sottratti al martirio e portati in salvo in Italia. Fatti non parole che valgono ad Ilaria Signori il Premio “Pavoncella alla creatività femminile” per il Suo Impegno Sociale, assegnatole all’unanimità dalla Giuria.


Frida Bollani Magoni – PER LA MUSICA

Una ragazza, che va ancora a scuola, perché ha soltanto 17 anni. Ma al tempo stesso un Astro nascente della Musica che da due genitori, entrambi artisti, il pianista jazz e compositore Stefano Bollani e la cantante Petra Magoni, ha ereditato la passione per la Musica, dimostrando, sin da bambina, un talento naturale fuori dal comune.Il concerto, per pianoforte e voce, tenuto recentemente al Quirinale, in occasione della Festa della Repubblica, che l’ha vista interprete raffinata de “La Cura” di Franco Battiato e di “Caruso” di Lucio Dalla, l’ha fatta conoscere al grande pubblico, consacrandola artista a tutto tondo, capace di spaziare dal classico al pop, in virtù di una sensibilità innata e di anni di studio, pronta a cogliere suggerimenti e suggestioni di quei Maestri cui si è ispirata senza mai rinunciare alla propria identità e personalità, forgiata da una armonica simbiosi fra Scuola e Musica. A Frida Bollani Magoni, Astro nascente della Musica, sicuri che il Domani saprà riservarle un cammino radioso, va, per scelta unanime della Giuria, il Premio internazionale “Pavoncella alla creatività femminile” nella certezza che la giovane artista di oggi continuerà a brillare di luce propria tra le “eccellenze in rosa” dell’altra metà del cielo.


Francesca Lillo – PER L’INNOVAZIONE DELLA TECNOLOGIA AEROSPAZIALE

Laureata, cum laude, in Chimica all’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma; Master sui Polimeri strutturali presso il Cnr, Francesca Lillo è, dalla metà del 2021, la Responsabile della Direzione Salute, Sicurezza, Ambiente, Infrastrutture e Servizi di Avio spa, la grande azienda aerospaziale italiana che opera nel settore dei lanciatori e della propulsione per i sistemi di lancio applicati a missili e satelliti. Ed è ancora Francesca Lillo a ricoprire l’incarico di Amministratore Unico della Società SE.CO.SV.IM.. Nella azienda aerospaziale di Colleferro, Francesca Lillo, è entrata giovanissima.. Da allora sono stati anni intensi, durante i quali ha percorso tutte le tappe di una carriera esaltante svolta sulla Terra ma di fatto coltivata per lo Spazio. Nel periodo compreso tra il 1992 ed il 2000, ha avuto la grande opportunità di seguire lo sviluppo del lanciatore Ariane 5, seguendo, al contempo, programmi di ricerca sui materiali innovativi aerospaziali, con collaborazioni internazionali. Tra i traguardi professionali raggiunti spicca il contributo dato per i tre stadi del lanciatore Vega inviato, per la prima volta nello spazio, dieci anni fa e sostituito, proprio in questo periodo, dal Vega5, più potente ed in grado di caricare una costellazione di satelliti, per lanciarli contemporaneamente, in orbite vicine. Altrettanto prezioso il contributo dato da Francesca Lillo, alla realizzazione di materiali sempre più leggeri e resistenti, prima fra tutte quella fibra di carbonio, che troverà applicazione anche nei settori strategici dell’Automotive e dell’Aeronautica. Non ultimo il suo impegno professionale ed umano per fare di Colleferro, da Città di Fondazione, a “Capitale europea dello spazio”. Conquiste che equivalgono a vere e proprie rivoluzioni scientifiche e tecnologiche che, la Giuria tutta, intende onorare conferendo a Francesca Lillo il Premio “Pavoncella alla creatività femminile” 2022.


Sara Guercio – PER LA PROMOZIONE SLOW FOOD NEL TERRITORIO

Il Lazio, ed in particolare la Provincia pontina sono noti, in Italia e nel mondo, per l’abbondanza, la varietà  e la genuità dei prodotti agroalimentari, ortofrutta compresa. Prodotti, che in tempo di Pandemia hanno costituito una efficace difesa nei confronti di quei disturbi alimentari che affliggono i giovani e che si sono accentuati a causa dei ripetuti lockdown. A veicolare il “tesoro” agroalimentare sulle nostre tavole ha contribuito , con le sue scelte, il Programma Slow Food, che sarebbe rimasto mera espressione verbale e virtuale, senza l’impegno sul campo di operatrici del settore che hanno avuto e continuano ad avere il merito di promuoverlo. Fra le tante spicca, per passione e preparazione, Sara Guercio, la più giovane Fiduciaria d’Italia, chiamata a guidare nel 2012, a soli ventidue anni, la Condotta Slow Food di Latina,  e che da allora ha contribuito alla sua crescita realizzando e partecipando in prima persona a numerosi eventi su tutto il territorio della provincia pontina, tutelando e valorizzando la biodiversità agroalimentare e promuovendo un cibo che cessa di essere merce e fonte di profitto, per rispettare chi produce, l’ambiente ed il palato. Riconfermata nel 2021 quale componente l’Esecutivo regionale, come responsabile della comunicazione, Sara Guercio, ha saputo coinvolgere nelle sue scelte quei piccoli imprenditori senza i quali oggi non avremmo accesso a quel cibo buono, pulito e giusto che è garanzia di benessere e salute. A Lei, autentica ambasciatrice dello Slow Food nel Lazio ed in Italia, va quindi, con pieno merito e scelta unanime della Giuria, il Premio internazionale  “Pavoncella alla creatività femminile” 2022.


Maria Rosaria Capobianchi – PER LA RICERCA SCIENTIFICA

Laureata in Scienza biologiche presso l’Università degli Studi “Federico II” di Napoli, attuale Professore Straordinario di Biologia nel Corso di Laurea e Chirurgia dell’Università UniCamillus,  nonchè componente il Consiglio Superiore di Sanità, Maria Rosaria Capobianchi, ha conseguito nel 1988 la specializzazione in Microbiologia presso la “Sapienza” , svolgendo, per oltre dieci anni, la sua attività di ricercatrice e docente presso l’Istituto di Virologia dell’Ateneo romano. Nominata Direttore del Laboratorio di Virologia dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “L. Spallanzani” e Direttore del Dipartimento di Epidemiologia, Ricerca Preclinica e Diagnostica Avanzata, Maria Rosaria Capobianchi si è trovata a fronteggiare il più subdolo ed il più sconosciuto dei virus, il corona virus, causa di una pandemia mortale e mondiale. A lei ed al suo Gruppo di ricerca dello “Spallanzani” il merito di aver isolato il Sars-Cov-2, la sequenza del virus di quella pandemia che avrebbe sconvolto negli anni successivi il mondo. Una sfida  che ne ha messo in luce non soltanto le capacità professionali e l’intuito di ricercatrice, insito nel suo Dna ma alcune doti  caratteriali, altrettanto fondamentali per chi fa della Medicina la propria ragione di vita: la disponibilità ad ampio raggio verso la comunità ed il coraggio.              Pur consapevole dei rischi che avrebbe comportato Maria Rosaria Capobianchi è stata la prima vaccinata d’Italia contro il corona virus, insieme ad altre due ricercatrici, ad un’infermiera ed ad un operatore socio sanitario dello “Spallanzani”. Scelti, in maniera simbolica, tra coloro che in questi anni hanno lavorato instancabilmente nelle corsie, nei reparti Covid e dei laboratori di tutta Italia.

A Maria Rosaria Capobianchi, va pertanto con pieno merito e scelta unanime della Giuria il Premio “Pavoncella alla creatività femminile” per la Ricerca scientifica.


Federica Quaranta – BORSA DI STUDIO PER LA RICERCA SCIENTIFICA

Laureata in Medicina e Chirurgia, con 110 e lode, alla “Sapienza” di Roma, Federica Quarata, ha frequentato il Dipartimento di Neurologia e Psichiatria del Policlinico Umberto I, perfezionandosi nel campo dei disturbi  cognitivi, delle demenze senili, con particolare attenzione all’Alzheimer, che la vedono impegnata dal 2019 presso la Scuola di specializzazione in Geriatria dell’Università Campus Bio-Medico di Roma. Ma nel vissuto professionale di Federica Quarata c’è una  “svolta” che mette in luce e ne esalta la sensibilità umana e la generosa disponibilità nei confronti di chi soffre. Quando, nel marzo 2020, il Governo ha offerto  agli specializzandi, la possibilità di prestare la loro opera nei Reparti Covid degli ospedali, Federica non ha avuto la minima esitazione. Ha sospeso il suo percorso scientifico presso la Scuola di specializzazione in Geriatria, per trasferirsi, in pianta stabile, nelle corsie del Centro Covid del Policlinico Universitario del Campus Bio Medico, impegnata nella quotidiana lotta al corona virus e nel dare ai pazienti speranze vive di sopravvivenza. Un’esperienza personale  con la quale ha arricchito i lavori del Gruppo Mortalità da Covid19 dell’Istituto Superiore di Sanità che l’hanno vista fra gli autori di due importanti studi, pubblicati su riviste scientifiche internazionali. Un lavoro intenso con l’analisi di migliaia di cartelle cliniche di pazienti vittime della pandemia.

A Federica Quarata, che ha anteposto alla carriera, la salute dei suoi pazienti, nella comune lotta al Corona virus, va con pieno merito e doverosa riconoscenza della Giuria tutta, la Borsa di studio per la Ricerca scientifica del Premio ”Pavoncella alla creatività femminile” 2022.


Mariantonietta Sscazzariello – BORSA DI STUDIO PER LA TESI DI LAUREA



RICONOSCIMENTO SPECIALE AD Ester E Valentina De Bellis

Ad Ester e Valentina De Bellis lo Speciale Riconoscimento del Premio “Pavoncella alla creatività femminile” per aver fatto proprio il dramma dei bambini ucraini. Raccogliendo il grido di aiuto e di dolore della loro amica Anna, una donna di nazionalità ucraina residente a Latina, in ansia per la sorte della figlia e dei due nipotini rimasti di fatto prigionieri nella loro terra martoriata, non hanno esitato a salire su un aereo e a raggiungere Varsavia dove la mamma e i bambini le aspettavano. Grazie ad Ester e Valentina mamma e bambini hanno potuto lasciare incolumi la Polonia e trovare rifugio in terra pontina, sfuggendo ai bombardamenti russi.

Share Me On: