Video V Edizione 2016


Da Latina Oggi: 5 Giugno 2016


Comunicare il Territorio: 8 giugno 2016


Tg 2: 5 Giugno 2016


Tg Regione: 5 Giugno 2016


Discorso Louise Richardson : 4 Giugno 2016


Traduzione in Italiano del Discorso di Loiuse Richardoson

Buonasera a tutti. Mi chiamo Louise Richardson. Sono molto lieta nel ricevere il Premio Pavoncella 2016, grata alla Commissione, alla Giuria, alla Presidente, F. d’Oriano per questo grande onore.
Ho visto le precedenti vincitrici e sono lieta di essere in loro compagnia. Riconoscere le donne e il loro ruolo in società, non è stato mai molto importante: oggi anche quando pensiamo di aver diritto all’uguaglianza nel mondo civile, pochissime donne sono leader in politica, pochissime nelle università, pochissime negli affari.
In qualsiasi professione bisogna affrontare un sistema piramidale, in cui poche donne possono trovare cuore e mete, ma penso che tutto ciò stia cambiando, il ritmo è già più veloce.
Sono contenta di ciò e spero che la mia generazione di donne lavori unita per le nostre figlie, in modo che in nessun campo possano essere “la prima donna” e che esse possano essere in competizione tra loro, giudicate per i loro talenti, per il loro intelletto, non per il loro look, non per il fatto che sono “la prima donna”.
Tutto ciò si sta avvicinando, ma nel caso di un cammino più lungo, sarà un problema di organizzazione culturale: per contribuire al progresso delle donne, penso che tutte noi che abbiamo avuto successo, abbiamo la responsabilità di assicurare alle più giovani le stesse opportunità.
La prima segretaria di Stato negli USA, Madeleine Albright, disse tra il serio e il faceto che “le donne che non aiutano le altre donne hanno un posto speciale all’Inferno” e l’ho sempre ricordato nella mia mente con un sorriso.
Quando guardo le giovani donne con ambizioni, penso come posso aiutarle ad aver successo.
Come sapete, ho svolto la mia carriera nel campo dell’Istruzione e pertanto mi sento molto privilegiata e fortunata.
Considero il ruolo dell’Istruzione, in particolare delle università, assolutamente centrale nella nostra società. Le università servono come perni della nostra cultura, motori della mobilità sociale, piloti dell’economia, generatrici di idee, sono le fondamenta stesse della democrazia.
Così mentre lavoro duramente sui dettagli, mi sento privilegiata nel fare ciò per una buona causa, poiché mi sembra che non ci sia un modo più saggio che quello di investire nell’educazione delle future generazioni. Ed è anche attraverso l’Istruzione che possiamo integrare i nuovi venuti nelle nostre società.
In Europa ora stiamo affrontando i flussi migratori dei rifugiati e penso che dobbiamo rispondere con generosità verso di loro. Molti di noi in passato sono stati migranti in altri paesi.
Io stessa provengo dalla Repubblica d’Irlanda, sono andata all’università di Dublino e attraverso la generosità di altri ho studiato negli USA e ora continuo la mia carriera in U.K., prima in Scozia, poi a Oxford.
Oxford ha molti legami con l’Italia e sono molto orgogliosa di tali legami, molto orgogliosa anche di far parte di questa antica università.
Anche l’Italia sa tutto su antiche istituzioni e ha una lunga tradizione di università di valore.
Ho svolto il mio lavoro soprattutto nel campo della violenza politica, in particolare sui movimenti terroristici, interessandomi e sforzandomi a lungo di capire come possa accadere che una persona possa essere, per alcuni aspetti della vita, un buon insegnante, un genitore, un importante membro della società, eppure unirsi ad organizzazioni terroristiche, commettendo atrocità che violano ogni norma etica e perseguendo scopi difficilmente raggiungibili, con scarsi risultati in percentuale e ad alto rischio di vita.
Ho lavorato in questo campo dagli anni ’90 e all’inizio ho trascorso molto tempo leggendo testi sui gruppi terroristici italiani, le Brigare Rosse, un’organizzazione molto politicizzata che per un po’ ebbe successo negli anni ‘70 e cercava di reclutare accademici, sindacalisti, studenti, commettendo gravi atrocità. E ho pensato al notevole successo del governo italiano nello sconfiggere le B.R.
Ritengo che ci siano molte lezioni da imparare da altre società confrontandoci sui movimenti terroristici.
Secondo me, la miglior risposta ad essi è nel cercare di capire cosa li spinga, le radici profonde del conflitto, prima di dare una risposta di tipo militare da parte dei governi, quando sarebbe preferibile intraprendere una via politica. Troppo spesso per la natura stessa delle atrocità i governi hanno reagito in modo eccessivo, favorendo un’escalation della violenza.
E’ molto difficile impedire ciò in società democratiche con libertà di stampa e con un’opinione pubblica che chiede ai governi di reagire alle atrocità. Penso che in democrazia sia importante avere pazienza, capire la natura dei nostri nemici e poi dare una risposta adeguata.
E’ imperativo nel contro-terrorismo che i governi non colpiscano interi gruppi, ma distinguano i veri colpevoli della violenza e dei contesti globali in cui operano, senza gettare sospetti su intere comunità. Potrei parlare a lungo di terrorismo e contro-terrorismo, un argomento caro al mio cuore, ed anche un buon argomento per un’occasione come questa, ma per concludere lasciatemi parlare ancora di Istruzione e delle opportunità da essa offerte per trasformare la vita. E certamente ha trasformato la mia vita attraverso l’opportunità di poter studiare in alcune tra le migliori università del mondo.
Ho fatto parte di comunità internazionali e multinazionali di studenti e studiosi e sono ora onorata del premio che mi date stasera. Avrei voluto essere presente di persona, ma come sapete ho intrapreso un lavoro molto impegnativo che mi coinvolge in ogni momento e ogni giorno, ma spero tanto di poter visitare l’Italia e di incontrarvi e ringraziarvi di persona per questo grande onore.
Grazie mille. Arrivederci


Latina24Ore.it: 5 Giugno 2016


Latina24Ore.it: 5 Giugno 2016

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